Non Vedo
DESCRIZIONE BREVE
Serie Lampedusa
Dimensioni: 100x120x3,5 cm
Spedizione sicura in tutto il mondo
descrizione opera
Non Vedo
quadro serie Lampedusa
misura 100x120x3,5 cm anno 2022
LAMPEDUSA
Nel corso del 2022 sono stata sull’isola di Lampedusa, dove il bisogno di ricerca e di ascolto interiore mi hanno condotto.
Lì ho deciso di creare una nuova serie di dipinti.
Ho raccolto materiale fotografico, riflessi del mare e soggetti umani, soprattutto bambini.
Ho deciso di combinare diverse prospettive di queste immagini e di lavorare con il proiettore e le stampe per studiarle e dipingerle.
Questa serie racconta le emozioni del “bambino interiore”, quello che ha vissuto, che affronta e che continua a risvegliare nel corso della sua vita attraverso le relazioni.
Un viaggio di emozioni e stati d’animo.
Ogni quadro nasce da un momento di raccoglimento, un down, un vuoto, un buco nero interiore e poi rinasce sulla tela nel modo in cui lo si vede qui.
Il passaggio sulla tela di queste emozioni riporta a una sublimazione e trasformazione personale.
L’arte mi ha portato a rielaborare le mie ferite e i miei ricordi, un ponte tra l’inconscio e il conscio.
Non Vedo
“Non vedo” fa parte della serie Lampedusa.
Durante il 2022 sono stato sull’isola di Lampedusa, dove il bisogno di ricerca interiore e di ascolto mi ha portato lì.
Lì ho deciso di creare una nuova serie di dipinti.
Ho raccolto materiale fotografico, riflessi del mare e soggetti umani, soprattutto bambini.
Ho deciso di combinare diverse prospettive di queste immagini e di lavorare con il proiettore e le stampe per studiarle e dipingerle.
Questa serie racconta le emozioni del “bambino interiore”, quello che ha vissuto, che affronta e che continua a risvegliare nel corso della sua vita attraverso le relazioni.
Un viaggio di emozioni e stati d’animo.
Ogni quadro nasce da un momento di raccoglimento, un down, un vuoto, un buco nero interiore e poi rinasce sulla tela nel modo in cui lo si vede qui.
Il passaggio sulla tela di queste emozioni riporta a una sublimazione e trasformazione personale.
L’arte mi ha portato a rielaborare le mie ferite e i miei ricordi: un ponte tra l’inconscio e il conscio.
“Non vedo” vuole parlare della difficoltà di voler vedere, di provare emozioni. Emozioni che ci spaventano, che ci creano dolore.
Emozioni che ci hanno creato ferite da bambini, aspettative infrante.
Emozioni prese e messe in una parte profonda di noi.
Questa parte ci rappresenta ancora oggi. Questa parte a volte può arrivare e creare e farci provare stati d’animo che ci disorientano, che ci fanno paura, che ci fanno scappare, reagire o immobilizzare.
Queste emozioni da cui fuggiamo perché siamo feriti ci condizionano ancora oggi.
Ma questa aspettativa e questo condizionamento, attraverso l’ascolto di tali emozioni, di tali ricordi, di tali ferite ci portano a una nuova consapevolezza di conoscenza, a un nuovo stato, a una trasformazione interiore ed esteriore.